Negli ultimi anni si assiste alla diffusione sempre maggiore delle attività che si possono svolgere tramite il web ed il conseguente sviluppo di nuove attività specializzate in ambito digitale.
Queste “nuove” attività hanno anche il vantaggio che non richiedono rilevanti investimenti iniziali e non comportano particolari spese di gestione in quanto possono essere svolte senza la necessità di avere un ufficio o una sede operativa, potendo essere svolte in qualsiasi luogo che permetta una connessione internet.
I servizi offerti dai professionisti in ambito digitale consistono in consulenze aziendali finalizzate alla digital transformation, quindi tutte quelle attività che richiedono competenze specifiche nella trasformazione digitale in ambito aziendale, dalla creazione di siti web e contenuti online fino alla gestione degli account sui Social Media e la pubblicità online, che rappresenta oggi il canale pubblicitario con maggiori risultati in termini commerciali per le aziende.
Proprio perché si tratta di attività che non implicano strutture particolari, ma l’apporto principale sono le conoscenze specifiche del professionista che le esercita, occorre che anche l’inquadramento fiscale e contabile per la regolare gestione delle stesse sia la più semplice possibile.
Attualmente il regime più adatto per queste attività di ridotte dimensioni è il regime “forfettario” introdotto dalla Legge Stabilità 2015 a partire dall’anno 2015; questo regime non è soggetto a termini di decadenza in quanto il contribuente, nel rispetto dei requisiti richiesti, può mantenerlo e prevede semplificazioni contabili ma soprattutto vantaggi fiscali in termini di imposte sul reddito e contributi previdenziali.
REQUISITI DI ACCESSO AL REGIME FORFETTARIO
L’accesso al regime forfettario e il suo mantenimento negli anni successivi è possibile per i soggetti che con riferimento all’anno precedente o in base a dati presunti se si inizia l’attività, soddisfano i seguenti requisiti:
- i ricavi e i compensi percepiti non devono superare limiti prestabiliti in funzione della tipologia di attività (va verificato il codice Ateco) e variano da un minimo di euro 25.000 a un massimo di euro 50.000
- le spese per lavoro dipendente non deve superare l’importo annuo di euro 5.000
- il costo dei beni strumentali non deve superare euro 20.000
ADEMPIMENTI CONTABILI
I contribuenti che adottano il regime forfettario:
- non addebitano iva e non detraggono l’iva subita sulle fatture di acquisto
- conservano le fatture emesse e quelle di acquisto ricevute senza l’obbligo di registrarle nei registri contabili e fiscali
- non presentano la dichiarazione annuale iva
- presentare la dichiarazione dei redditi sui quali applicano l’imposta sostitutiva del 15% che può diventare il 5% per i contribuenti che svolgono un’attività nuova; tale agevolazione permane per i primi 5 anni
- i contribuenti iscritti nella gestione Inps artigiani/commercianti possono richiedere tramite comunicazione all’inps in via telematica la riduzione dei contributi previdenziali dovuti nella misura del 35%.
CAUSE DI ESCLUSIONE DAL REGIME FORFETTARIO:
Sono esclusi:
- i contribuenti che già applicano regimi speciali iva o regimi forfettari
- i contribuenti che con carattere esclusivo o prevalente svolgono l’attività di cessione di fabbricati, terreni edificabili o mezzi di trasporto nuovi
- i contribuenti titolari di partecipazioni in società di persone, associazioni o in società a responsabilità limitata in regime di trasparenza
- i contribuenti che svolgono anche attività di lavoro dipendente e che nell’anno precedente hanno percepito redditi di lavoro dipendente per un importo superiore a euro 30.000 .
Si tratta sicuramente di un regime che permette, a chi intraprende una nuova attività con limitate risorse finanziarie per partire, di poterla svolgere senza essere soffocati dal peso fiscale e, in caso di successo, poterla ampliare passando ad altri regimi contabili e fiscali più complessi, ma che rispondono ad esigenze diverse, richieste dall’ampliamento del business.
A questo punto, dopo aver dato una panoramica indicativa di quelle che possono essere le possibilità offerte ad un professionista digitale (e non), per regolarizzare la sua posizione fiscale, siamo a disposizione per approfondire l’argomento tramite una consulenza.
Richiedici un appuntamento e saremo lieti di rispondere alle tue domande!
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